Framework nazionale

Nell’estratto precedente si è visto come la legislazione dell’Unione Europea si pone rispetto al tema della RJ. Relativamente al contesto legislativo nazionale, si veda il testo seguente.

Quadro normativo sulla giustizia riparativa in Italia

Il sistema legale italiano non riconosce espressamente la RJ. Tuttavia, ci sono disposizioni frammentarie all’interno del codice di procedura penale e nel processo minorile nelle quali trova spazio un approccio riparativo. In termini generali, all’interno del processo penale la principale forma di RJ è rappresentata dalla mediazione reo-vittima.

Inoltre, attraverso l’introduzione della «messa alla prova», si può ritenere che un altro passo sia stato fatto verso la giustizia riparativa, anche all’interno di tale procedimento la mediazione non è caratterizzante, sebbene incoraggiata. (art. 464 bis, co. 4, lettera c).

 

Principali facilitatori per l’applicazione della RJ (in caso di crimini d’odio di matrice omotransfobica)

Con riferimento al problema dei crimini d’odio di matrice omotransfobica, è stato osservato che la mediazione reo-vittima potrebbe rappresentare uno strumento utile sia per la vittima, sia per l’aggressore, nella misura in cui questa tipologia di reati spesso si rivela compatibile con un approccio riparativo che permette di riconoscere la violazione dei diritti fondamentali della vittima e di rafforzare, con ciò, l’assunzione di responsabilità da parte dell’aggressore. Più nello specifico, la configurazione del sistema legale non consente di individuare concreti facilitatori per l’applicazione della RJ a crimini d’odio di matrice omotransfobica.

Principali ostacoli all’applicazione della giustizia riparativa (in caso di crimini d’odio di matrice omotransfobica).

Gli ostacoli che impediscono la concreta possibilità di applicare la RJ in generale e, più nello specifico, ai crimini d’odio di matrice omotransfobica sono di un duplice ordine: a) legali; b) culturali e sociali. Da una parte, infatti, la mancanza di una disciplina che regoli i crimini commessi per motivi d’odio omotransfobico e i profili correlati  dell’under-recording e under reporting, così come la frammentaria disciplina dalla quale si ricavano spazi per la giustizia riparativa creano una prima barriera per l’accesso a percorsi riparativi; dall’altra parte lo stesso è ostacolato dalla mancanza di consapevolezza circa il significato della RJ, della mediazione penale, dalla difficile collaborazione con la giustizia e dai grandi gap nella formazione dei professionisti, così come da una visione della giustizia nell’opinione comune ancora strettamente retributiva.