Framework sociale

In aggiunta alla legislazione, è importante valutare il livello di accettazione sociale in ciascun Paese. Nel testo seguente è possibile trovare maggiori informazioni sul punto e sulle iniziative che esistono per promuovere l’inclusione delle persone LGBT e proteggerle dai crimini d’odio in Italia.

Situazione attuale relativa all’accettazione sociale delle persone LGBT in Italia

Uno dei maggiori ostacoli all’uguaglianza delle persone LGBT è rappresentato dalla discriminazione e dalla violenza di matrice omotransfobica. Nonostante l’assenza di sondaggi specifici sui crimini d’odio anti-LGBT, i dati raccolti sui livelli di vittimizzazione da ONG o altri enti suggeriscono che il problema sia molto presente. Per esempio, sulla base di uno studio statistico condotto da Arcigay nel 2006, il 18.4% delle donne lesbiche e il 19.4% degli uomini gay componenti il campione ha affermato di essere stato molestato o vittima di ingiurie a causa dell’orientamento sessuale. I dati sono corroborati da studi regionali del 2011 e del 2013 e da uno studio su scala nazionale del 2020.

Iniziative sociali che promuovono l’inclusione delle persone LGBT in Italia

I dati suggeriscono che l’approccio nei confronti delle persone LGBT in Italia è migliorato nel corso degli anni. Secondo l’European Social Survey, gli intervistati che concordavano o concordavano fortemente con l’affermazione secondo cui le persone omosessuali dovrebbero poter vivere liberamente le proprie vite erano una percentuale del 71.7 nel 2002, del  63.1 nel 2004, del 72.4 nel 2012, e del 66.2 nel 2016. I risultati del sondaggio condotto durante il Progetto Call It Hate nel 2018 hanno confermato la tendenza: 8 dei 10  respondents concordavano sul fatto che le persone LGBT dovrebbero essere libere di vivere come desiderano (LG = 85 per cent; B = 83 per cent and T = 79 per cent).

Iniziative sociali che tese a proteggere le persone LGBT dai crimini d’odio in Italia

Le iniziative formative per gli agenti di polizia sui crimini d’odio di matrice omotransfobica promosse da ONG LGBT, così come l’iniziativa dell’OSCAD (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori), che dal 2012 sta divulgando contenuti di carattere teorico relativi ai diritti delle persone LGBT e alle problematiche che le riguardano (hate crimes, vocabolario gender-friendly, contesto legale, vulnerabilità), così come i training organizzati per gli ufficiali di polizia durante il progetto Come Forward meritano di essere menzionati tra le buone prassi sviluppate per proteggere le persone LGBT. Le ONG, inoltre, possono svolgere un ruolo importante nel ridurre l’under-reporting.