Vittimizzazione secondaria

Nel testo precedente si è incontrato il concetto di ‘vittimizzazione secondaria’: scopri di più sul tema leggendo questo ulteriore documento, che spiega anche come prevenirla.

Vittimizzazione secondaria

La reazione e i comportamenti di contorno hanno un impatto determinante per le vittime di crimini d’odio anti-LGBT. Le modalità con cui le persone reagiscono possono determinare episodi di vittimizzazione secondaria. ‘Vittimizzazione secondaria è quella vittimizzazione che non è immediate conseguenza dell’azione criminale, ma deriva dalla risposta fornita alla vittima da istituzioni e persone’. La vittimizzazione secondaria può apparire in diverse forme. Prevenirla è importante per consentire il benessere della vittima.

Esempi che possono comportare vittimizzazione secondaria in casi che coinvolgono persone LGBT

  • Scarsa comprensione della terminologia LGBT;
  • Errori sul genere o deadnaming (utilizzo del nome ‘precedente’ di una persona transgender);
  • Utilizzo dei pronomi sbagliati;
  • Insensibilità rispetto al coming out;
  • Incapacità di soverchiare atteggiamenti LGBT-fobici o pregiudizi.

Esempi che in generale possono determinare una vittimizzazione secondaria

  • Mancanza di risposte o risposte inutili o denigranti;
  • Attribuzione alla vittima di responsabilità per il crimine subito o victim-blaming;
  • Minimizzazione della serietà di un crimine d’odio denunciato e scherno dell’esperienza vissuta e delle sue conseguenze;
  • Diniego della prospettiva della vittima nella valutazione del crimine, scarsa o assente considerazione del motivo d’odio;
  • Mostrare atteggiamento ostile o rinforzare il pregiudizio dell’aggressore, trattando la vittima di conseguenza;
  • Espressione di simpatia o comprensione per l’aggressore;
  • Mancanza di adeguata conoscenza, esperienza o abilità nel comprendere il significato dell’identità nella vittima rispetto al crimine subito.
  • Mancanza di considerazione dei bisogni individuali (eg informazione e giustizia);
  • Negazione dei diritti o dello status della vittima.